29 Luglio 2019 at 11:20 · Amministratore · Commenti disabilitati su Gay Pride (RC 2019)
Gay Pride (RC 2019)
Il corteo del Gay Pride a Reggio Calabria sabato scorso ha finalmente colorato la già stupenda Via Marina della nostra città.
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Il corteo del Gay Pride a Reggio Calabria sabato scorso ha finalmente colorato la già stupenda Via Marina della nostra città.
Il momento in cui si riceve una diagnosi di neoplasia è un evento che stravolge non solo la vita del paziente, ma quella di tutti coloro che gli stanno attorno. La famiglia è generalmente in prima linea: si prenderà cura di lui o di lei e rappresenterà un vero e proprio provider di cura.
La figura del caregiver primario, infatti, si delinea spesso all’interno del nucleo familiare: quest’ultim* prenderà parte al percorso terapeutico del paziente e risponderà ai suoi bisogni fisici, sociali, emotivi, psicologici e assistenziali. Le caratteristiche e le modalità di funzionamento del sistema familiare sono fattori chiave per il mantenimento del benessere emotivo del paziente.
Questo è ulteriormente vero per quanto riguarda il caregiver: il suo benessere emotivo e psicologico si riflette su quello del paziente, pertanto, la vera e propria cura dipenderà da lui o da lei. Partendo proprio da queste premesse, è importante incoraggiare la presa in carico della figura del caregiver, fornendo supporto educativo e psicologico, guidarlo alla corretta gestione del paziente e coinvolgerlo nel sostegno emotivo e affettivo alla famiglia.
Per iniziare al meglio la Settimana del Cervello 2019, assieme ai colleghi Roberta Cortese, Iman Meskelindi e Giuseppe De Santis, abbiamo deciso di proporre un evento per l’Associazione Italiana Leucemie (AIL) di Reggio Calabria e, nello specifico, a Casa AIL, che ospita pazienti e caregiver, a volte intere famiglie.
Durante la prima parte dell’evento che si è svolto il 12 marzo 2019 si è scelto di illustrare la figura del caregiver oncologico, con particolare attenzione a tutte le attività che questa persona deve svolgere: presa in carico fisica e assistenziale, emotiva e psicologica.
La seconda sessione è stata pensata come parte più esperienziale: caregiver e professionisti si sono confrontati sul terreno delle esperienze. E’ stata data la possibilità di sottoporsi alla somministrazione di test standardizzati, utili al monitoraggio del carico di ciascun caregiver.
I disturbi psicologici e comportamentali nelle demenze (Behavioral and Psychological Syntoms in Dementia, BPSD) ricoprono un ruolo determinante nella percezione del carico assistenziale del caregiver, letteralmente colui che si prende cura del paziente – quindi partner, figli in primis.
Assieme ai colleghi Valentina Bova, Iman Meskelindi e Giuseppe De Santis abbiamo realizzato un workshop sul ruolo della museoterapia nella gestione di questi sintomi nella demenza.
L’obiettivo era quello di sfruttare l’enorme potere comunicativo dell’arte, che permette di stimolare gli aspetti emotivi del paziente con demenza, diventando uno strumento di interazione sorprendentemente immediata. In questo modo, è stato possibile infatti ridurre l’isolamento sociale del paziente e del suo caregiver, dando loro l’opportunità di ritrovarsi.
L’evento svoltosi il 14 marzo 2019 presso i locali del Consultorio Familiare Diocesano “P. Raffa”, che ospitano la sede di Reggio Calabria dell’Alzheimer Cafè, è stato diviso in due momenti:
– introduzione dei disturbi psicologici e comportamentali dei pazienti con demenza, gestione e opportunità di intervento;
– incontro con l’arte, in cui caregiver, familiari, operatori e pazienti hanno condiviso emozioni e ricordi suscitati dalla contemplazioni delle opere presentate.
Ho partecipato al corso di formazione organizzato dall’Ordine Psicologi Calabria sulle dipendenze del terzo millennio che si è svolto qualche giorno fa a Reggio Calabria.
Partendo da un grande interesse personale nei confronti dell’argomento (il progetto AddicTo è un esempio), l’evento si è rivelato un’occasione per riflettere e approfondire con i collegh* calabresi il fenomeno delle dipendenze a 360°, includendo di fatto dipendenze da sostanza e le più nuove dipendenze comportamentali.
Per maggiori dettagli, lascio di seguito il riferimento all’articolo scritto per AddicTo.